Club 91 Squadra Corse si è presentata al via della classica regolarità a media di inizio stagione, riservata ad auto storiche, con Furlan e Bernardi, entrambi su Porsche.
Un’autentica maratona, come da tradizione, ha visto protagonista anche l’edizione 2022 della Coppa Attilio Bettega, evento di regolarità a media riservato alle auto storiche che si è disputato tra il 18 ed il 20 di Febbraio nel Triveneto.
L’ottavo capitolo, di un evento nato per onorare la memoria dell’indimenticabile pilota di Molveno, è scattato a mezzogiorno dall’imbocco del caratteristico Ponte degli Alpini, a Bassano del Grappa, per poi affrontare dieci settori di rilevamento, con tratti lunghi anche trenta chilometri, e destreggiarsi in pendoli e traversi su un asfalto spesso ricoperto dalla neve.
Dodici ore alla guida, oltre quattrocento chilometri di gara intervallati da una sosta a Croce d’Aune per suddividere l’evento in due tappe, percorrendo autentici pezzi di storia dell’automobilismo sportivo nostrano come il primo rilevamento previsto sul Col Perer.
Col Falcon, Forcella Franche e poi via con i passi dolomitici, ad iniziare dal Duran e continuando con il Giau, il Falzarego, il Cereda, il Brocon fino alla Val Malene.
Gran finale con l’università del rally, in Valstagna, a ricordare un percorso reso celebre da eventi storici come il San Martino di Castrozza, il Prealpi Venete e la Coppa Dalla Favera.
Ad un evento così blasonato non poteva mancare Club 91 Squadra Corse ed ecco che il sodalizio con base a Rubano ha schierato due equipaggi, prestati a questa disciplina sportiva.
Alla guida di una Porsche 911 RS 3.0 Filippo Furlan, affiancato da Gianluca Testi, ha raggiunto il traguardo portando in dote la decima piazza in classe oltre duemila, il trentaquattresimo posto in Raggruppamento 4 ed il sessantaquattresimo assoluto, poco interessato alla prestazione cronometrica quanto più attratto dal piacere di vivere, in prima persona, un tuffo nel passato.
“I due giorni precedenti alla gara sono stati determinanti” – racconta Furlan – “perchè eravamo incerti sulle gomme da montare, tra termiche o chiodate, date le nevicate dei giorni precedenti. Alla fine abbiamo optato per le termiche, sperando di non dover utilizzare le catene. Abbiamo provato a tenere la media, almeno all’inizio, ma poi la voglia di correre e di divertirci ha prevalso quindi giù a tavoletta, sempre responsabilmente visto che le strade erano aperte al traffico. La gioia maggiore è quella di aver affrontato la Valstagna, l’università dei rally. Grazie al mio naviga, Gianluca Testi, sempre al top e grande amico. Grazie alla Jazz Tech per l’assistenza.”
Tanto divertimento, in barba alla media, anche per Marcello Bernardi, in coppia con Enrico Montemezzo su una Porsche 944 S, alla fine secondi in classe oltre duemila, noni di Raggruppamento 5 e cinquantottesimi assoluti, soddisfatti per l’esperienza vissuta.
“Noi siamo amanti del rally” – racconta Montemezzo – “e la regolarità a media ci va un po’ stretta. Non eravamo pronti per affrontare rivali che corrono regolarmente in questo ambiente. Ci siamo divertiti tanto, nel pieno rispetto delle normative, ed abbiamo fatto un bel po’ di strada di montagna su un’auto da corsa. È stato un fine settimana diverso dal solito. Abbiamo trovato un po’ di neve, poca ma è stato bello. Ora valuteremo se presentarci al via del Bardolino.”