Nonostante i vari malumori, per i cambi regolamentari che hanno portato all’estinzione della regolarità sport, il sodalizio di Rubano rimane protagonista.
È da sempre uno degli eventi più attesi della stagione ed anche quest’anno il fine settimana in Valpantena, pur tra molti pareri negativi per i cambi di regolamento voluti dalla federazione sul fronte della regolarità sport, ha portato alla ribalta Club 91 Squadra Corse, salito sul secondo gradino del podio tra le scuderie in occasione della ventunesima edizione del Revival Rally Club Valpantena, la prima in versione a media.
Tra i più critici verso il nuovo format Fabio Sorgato, buon terzo di classe 2 e decimo di quarto raggruppamento al volante della sua Porsche 911 RSR condivisa con Luca Fichera.
“Il futuro del Valpantena è morto” – racconta Sorgato – “così come lo è quello delle gare a media. La nostra trasferta è stata un’agonia con la Porsche che ha fatto suonare il trombone solamente nelle curve. Mi dispiace molto che l’epoca del mitico Valpantena sia terminata.”
Settima piazza in classe 2, sempre nell’ambito del quarto raggruppamento, per Roberto Rossetto, in coppia con Nicolò Munegato su una Fiat 124 Sport Spider, particolarmente deluso dalla nuova regolamentazione che lo ha spinto a non seguire le medie imposte.
Un problema di salute ha invece fermato la corsa di Roberto Sacchetti, assieme a Massimo Taffarel su una Porsche 914/6, costretto al ritiro al riordino nella giornata di Sabato.
A portare in alto i colori della scuderia patavina ci ha pensato Andrea Gallo, affiancato da Andrea Paccagnella sulla consueta Suzuki Swift con la quale ha firmato la classe 1 del quinto raggruppamento, chiudendo buon quarto nella generale e dodicesimo nell’assoluta.
“Nel lento avevamo una buona media” – racconta Gallo – “ma nel veloce diventava tutto deprimente, sia per noi che per il pubblico. È un boccone difficile da digerire questa involuzione della regolarità. Confidiamo in un cambio di rotta della federazione perchè così non va e diventa anche pericoloso. Siamo obbligati a rallentare dove si potrebbe spingere in sicurezza mentre dobbiamo forzare il passo nelle parti dove i rischi sono maggiori. Non ci siamo proprio.”
Quarta piazza in classe 1 di quarto raggruppamento e nona nella generale per Alessandro Accettulli, in coppia con papà Giuseppe su una Lancia Fulvia Montecarlo, unico fuori dal coro.
Per lui anche una più che onorevole quindicesima posizione nella classifica finale assoluta.
“Il Valpantena è una gara che vince non appena viene messa a calendario” – racconta Accettulli – “ma, nonostante le dubbie novità regolamentari, tirando le somme devo dire che è stata un’esperienza diversa ma comunque positiva. Siamo soddisfatti del nostro risultato.”
Valpantena da dimenticare in fretta per Dario Converso, in coppia con la moglie Federica Ameglio su una Morris Mini Cooper, costretto al ritiro per problemi al motore manifestati durante il primo giro di prove, arginati parzialmente dal supporto della compagnia della spinta.
Ma il Venerdi ed il Sabato in terra scaligera ha anche dato vita all’ultimo appuntamento del Trofeo Rally di Zona due, valevole anche per numerose serie annesse, in occasione del quinto Lessinia Rally Historic che ha visto al via due alfieri della compagine con base a Rubano.
Gara sofferta per Michele Massaro, alle note Denis Masin, che ha combattuto contro una Ford Sierra Cosworth gruppo A non al massimo della forma, penalizzata da varie noie tecniche.
Il pilota della vettura dell’ovale blu, non a suo agio sulle strette ed insidiose stradine della Lessinia, ha concluso in quattordicesima posizione in classe J2/A/>2000.
Peggio è andata al compagno di colori Alberto Ferrara, con Matteo Barbiero sull’inseparabile Opel Kadett GT/E, fuori sulla penultima speciale per un’uscita di strada dovuta a gomme non in temperatura e probabilmente non adatte alle condizioni del fondo.