Al Rally Day Two Castles brilla il figlio d’arte, settimo assoluto e secondo di classe, mentre la palma della sfortuna va a Regazzo e Ferrara, entrambe ritirati.
Un cocktail di gioie e dolori quello sorseggiato dal Club 91 Squadra Corse, al termine del primo appuntamento della stagione agonistica 2019.
La scuderia di Rubano, in provincia di Padova, ha raccolto il bottino più grosso, per certi versi inaspettato, alla seconda edizione del Rally Day Two Castles, in terra croata.
Mattia Ferraretto, in coppia con mamma Monica sulla Opel Ascona 400 di papà Mariano, ha sfoderato una prestazione di altissimo livello, andando a centrare una settima piazza assoluta ed una seconda di classe in un contesto altamente competitivo.
L’evento, disputato interamente su fondo sterrato, ha visto il portacolori del sodalizio rubanese tenere testa ad avversari più esperti come Cattelan, su Mercedes 190, e Prosdocimo, su Ford Escort MK2.
“Non riesco ancora a crederci” – racconta Ferraretto – “perchè eravamo all’esordio assoluto su una gara tutta su fondo sterrato. Avevamo avversari in classe di prim’ordine, con maggiore esperienza di noi, ma nonostante tutto abbiamo tenuto loro testa. Siamo partiti cauti all’inizio e, una volta prese le misure all’Ascona di papà, abbiamo aumentato il passo. Saliti sulla pedana di arrivo eravamo increduli. Gioia infinita. Grazie di cuore ai miei genitori, grande squadra.”
Tagliano il traguardo anche Fabrizio Rossetti, con il figlio Tommaso su una Fiat 124 special T, e “Kikko”, affiancato da “Lazza” su una BMW 320I, i quali hanno puntato tutto sul divertimento.
Alla gioia oltre confine fa da contraltare il boccone amaro che la dea bendata ha preparato, al Club 91 Squadra Corse, in occasione della prima edizione del Lessinia Historic Rally.
Un problema al cambio dell’Alfa Romeo Alfetta GTV6 2.5, condotta da Antonio Regazzo e da Mauro Rizzo, si è rivelato fatale nell’economia della gara.
La noia meccanica, accusata sul finale della penultima prova speciale, ha costretto il pilota di Rubano ad abbandonare la compagnia mentre viaggiava al sedicesimo posto assoluto, primo in solitaria nella classe 2/>2000 del 3° raggruppamento.
Oltre quattrocentocinquata chilometri, quattordici ore di gara condite da poca neve e da parecchio ghiaccio, fatale traditore, sono gli ingredienti che hanno caratterizzato l’edizione 2019 della Coppa Attilio Bettega targata Club 91 Squadra Corse.
Il “Montecarlo italiano”, affettuosamente ribattezzato dagli addetti ai lavori, ha visto uno sfortunato Alberto Ferrara, affiancato da Maurizio Farsura sulla Opel Kadett GT/E, protagonista di una banale uscita di strada, tra i controlli orari 22 e 23, la quale lo ha costretto allo stop.
“Siamo molto felici ed orgogliosi di quanto dimostrato dal giovane Ferraretto in Croazia” – racconta Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – “ma, al tempo stesso, rammaricati per la sfortuna che ha fermato il cammino di Regazzo, al Lessinia Historic Rally, e Ferrara, alla Coppa Attilio Bettega. Possiamo dire bilancio in pareggio per questo primo impegno del 2019.”