Club 91 Squadra Corse sul podio con il patron Martinello, secondo tra le Ritmo, e con Sorgato, decimo assoluto, mentre il meteo si accanisce contro uno sfortunato Ferrara.
Revival Rally Club Valpantena, la festa della regolarità sport, ha regalato gioie e dolori, lo scorso fine settimana, a Club 91 Squadra Corse.
La recente scomparsa di uno dei cardini della scuderia di Rubano, il compianto Roberto Rado, ha donato motivazioni extra al presidente, Daniele Martinello, autore di una prestazione solida e concreta, assieme al figlio Marco sulla Fiat Ritmo Abarth 130, conclusa sul gradino più basso del Raggruppamento 8, secondo nel Trofeo Fiat Ritmo dedicato ad Attilio Bettega e buon quattordicesimo nella classifica assoluta, nonostante condizioni meteo molto insidiose.
“È stata una settimana di avvicinamento molto triste per tutti noi” – racconta Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – “perchè abbiamo perso un caro amico, compagno di mille avventure. Roberto Rado ci ha lasciato un’importante eredità e volevamo onorarla come lui avrebbe desiderato, affrontando a testa alta e con il massimo impegno il Valpantena. A parte un paio di prove non entusiasmanti io e mio figlio siamo molto soddisfatti del risultato.”
Soltanto undicesimo uno sfortunato Alberto Ferrara, in coppia con Alessandro Libero sulla consueta Opel Kadett GT/E, protagonista dei quartieri nobili dell’assoluta per lunghi tratti della competizione ma penalizzato, sull’ultima prova cronometrata, da condizioni di scarsa visibilità che gli sono costate un trecento fatale, estromettendolo dalla lotta per le posizioni di vertice.
Terzo gradino del podio bissato, in Raggruppamento 7, anche da un ottimo Fabio Sorgato, ritornato sulla Porsche 911 SC assieme ad Enrico Montemezzo, firmatario del decimo assoluto.
“Molte luci e qualche ombra” – racconta Sorgato – “ma, nonostante tutto, siamo riusciti a cogliere il terzo di categoria ed un buon decimo nella generale. Una gara dignitosa, la nostra, ed un plauso a tutti per il bellissimo spettacolo che ci hanno regalato. Ci riproveremo nel 2022.”
Una vocazione più orientata allo spettacolo ha caratterizzato la seconda metà della pattuglia patavina, a partire da un Davide Ferraretto che esordiva sulla nuova BMW M3, recentemente ripristinata e condivisa con Nicholas Pezzo, per il quarantaquattresimo di Raggruppamento 9.
Stessa posizione, in Raggruppamento 8, per un Mariano Ferraretto pesantemente condizionato da problemi alla schiena, in coppia con Angelo Pezzo sulla consueta Opel Ascona 400.
Un mix di traversi ed occhi puntati al pressostato ha visto protagonista Mattia Ferraretto, assieme a Monica Sperandio su un’Opel Manta GT/E, alla fine quinto nel Raggruppamento 6.
Poca fortuna anche per Paolo Franco, in coppia con Maurizio Cecchinato su una vettura gemella, rallentati da una doppia rottura di una spina in plastica, collegata allo spinterogeno, e motivati all’abbandono sul finale per evitare di ostacolare la gara degli altri concorrenti, data la conformazione dell’ultima prova in programma, caratterizzata da una sede stradale stretta.
Un risultato positivo anche a livello di squadra, pur terminando fuori dal podio, con un buon quarto posto finale ottenuto nella speciale classifica riservata alle scuderie.