Dopo tredici anni dalla sua ultima apparizione trentina il portacolori di Club 91 Squadra Corse chiude a podio in classe, terzo di raggruppamento e quinto nella generale.
Era dall’edizione targata 2010 che non lo si era più visto in azione all’università della salita ma il ritorno di Massimo Maniero ha fruttato a Club 91 Squadra Corse un notevole bottino, nonostante fosse alla seconda apparizione sulla BMW M3 gruppo A.
A dire il vero dovevano essere due le trazioni posteriori tedesche al via ma un problema di natura familiare non ha consentito a Michele Massaro di essere della partita trentina.
Alla Cronoscalata Trento – Bondone, corsa tra Sabato e Domenica, toccava soltanto a Maniero l’onore e l’onere di difendere i colori della scuderia con base a Rubano, nel patavino.
L’appuntamento riservato alle regine del passato, valevole per il FIA Historic Hill Climb Championship, vedeva l’unica punta del sodalizio prendere le misure durante la doppia sessione di prove del Sabato, archiviata con un notevole terzo posto nella classifica assoluta, primo nel quarto raggruppamento ed in classe D6, candidandosi ad un ruolo da protagonista.
“La prima salita” – racconta Maniero – “pur essendo asciutta non era gommata quindi ho preferito salire tranquillo per vedere come si comportava la vettura, avendo cambiato l’assetto rispetto alle condizioni di fondo incontrate a Levico. Ero comunque soddisfatto, una volta arrivato, ma soffrivo di un fastidioso sottosterzo che, grazie ai consigli di mio padre, mi ha portato a cambiare lo stile di guida, eliminando il problema. Per la seconda prova abbiamo deciso di montare quattro gomme nuove, sia per rodarle in vista della gara ma anche perchè non avevo mai usato le slick con questa M3. Volevo capire la loro tenuta e fin dove si poteva arrivare. Ho spinto di più e sono arrivato in cima con il fiatone, data l’assenza del servosterzo.”
Una sola manche di gara, come da tradizione alla Domenica, con oltre diciassette chilometri da percorrere tutti d’un fiato e con la pioggia che, durante la notte, cercava di rimescolare le carte.
Nonostante questo Maniero confermava un ottimo affiatamento con la vettura di casa BMW, riuscendo a battere il record del padre e chiudendo con un più che meritevole quinto assoluto, terzo di quarto raggruppamento e secondo di classe D6, alla seconda apparizione sulla M3.
“Mio padre mi aveva imposto di non scendere sotto i dodici e cinque” – aggiunge Maniero – “perchè quello era il suo tempo migliore con la Sierra integrale. Ci sono riuscito quindi penso che ora sarò diseredato. Pensavo di avere dato il massimo nella seconda prova e, onestamente, non volevo far danni sulla vettura che gentilmente mio fratello mi aveva messo a disposizione. Sul guidato ho messo più seste mentre sui sette tornantini, ancora umidi, ho messo la M3 di traverso per tre volte. Ho anche superato un paio di concorrenti sul finale e, pur non perdendo troppo tempo, è naturale che un po’ di concentrazione sia venuta a mancare. Grazie al team, impeccabile in ogni occasione, ed a mio fratello che, oltre ad avermi messo a disposizione la sua M3, è stato sempre al mio fianco per cercare di cucirmela addosso. Grazie a mio padre, a tutti i partners che mi stanno sostenendo in questo programma stagionale ed alla scuderia Club 91 Squadra Corse, sempre pronta a darmi il massimo supporto.”