Il portacolori di Club 91 Squadra Corse indossa la corona d’alloro più prestigiosa nella salita friulana, al termine di una bella lotta con l’austriaco Mossler.
Un Sabato ed una Domenica ricche di soddisfazioni per Club 91 Squadra Corse che rientra dalla Cronoscalata Verzegnis – Sella Chianzutan con la vittoria assoluta, tra le auto storiche, di un Michele Massaro particolarmente in forma.
Il pilota della BMW M3 gruppo A si candidava tra i pretendenti al successo già dalla prima libera del Sabato, secondo parziale alla bandiera a scacchi con un ritardo di 2”55 dal migliore.
La seconda tornata rilanciava ulteriormente le quotazioni del portacolori della scuderia di Rubano, nuovamente in piazza d’onore ma con un distacco di 0”17 dall’austriaco Mossler.
“Dopo una notte piovosa” – racconta Massaro – “al Sabato mattina ci siamo ritrovati con un asfalto freddo ed umido. La scelta migliore da fare era montare le intermedie ma io ho optato per delle slick molto usate che, con una guida attenta ma sulle uova, mi hanno permesso di ottenere la seconda posizione assoluta in entrambe le manche. La mia M3 gruppo A era divina, un perfetto connubio tra motore, trasmissione ed assetto. Il team è formato da me stesso quindi mi prendo tutti gli oneri e gli onori del caso. Sapevo di poter fare bene alla Domenica.”
Lo stabilizzarsi delle condizioni meteo, con l’arrivo del sole a rendere perfetta la Domenica di gara, consentiva a Massaro di piazzare una bella zampata, segnando il miglior tempo in gara 1 e rifilando 2”51 a Mossler mentre il terzo viaggiava già oltre i sei secondi di ritardo.
Gara 2 viveva sul vano tentativo di Mossler, il migliore alla bandiera a scacchi con Massaro a 0”91, di ribaltare i valori in campo ma, pur con 1”60 di vantaggio, la vittoria andava all’unica punta della compagine patavina, vincitrice assoluta tra le regine che hanno fatto la storia.
Significativi i distacchi con il terzo classificato, Deotto, che chiude ad oltre dieci secondi.
A chiudere il cerchio il primato in quarto raggruppamento ed in classe A+2000.
“Quattro slick più fresche ma non nuove” – aggiunge Massaro – “ed una guida più aggressiva, non estrema, mi hanno consentito di fare la differenza contro la Lotus Mercury di Mossler, una proto in buona sostanza. Ho spinto in gara 1, gestendo il margine nella successiva. Onore ai miei avversari, uno fra tutti Deotto che, con la sua Sierra Cosworth gruppo A, poteva sicuramente impensierirmi, grazie ai suoi centoventi cavalli in più ed alle gomme nuove. La mia M3 l’ha spuntata alla grande. Grazie a Club 91 Squadra Corse per il supporto alla mia causa.”