Oltre centoventi persone si sono riunite Venerdì scorso per ricordare Beppe Donazzan, attraverso la sua opera, grazie all’idea di Gianti Simoni.
È stato un vero e proprio successo l’evento ideato da Gianti Simoni, in stretta collaborazione con Club 91 Squadra Corse, che, nella serata di Venerdì scorso, ha ricordato un autentico totem del giornalismo votato all’automobilismo sportivo.
Sotto il Segno dei Rally, dieci anni dopo, attraverso l’opera scritta da Beppe Donazzan con un parterre di ospiti di notevole spessore che hanno rivissuto momenti magici del rallysmo.
Oltre centoventi i presenti al ristorante Al Cacciatore di Rovolon, in provincia di Padova, con Nedo Checchi che ha condotto magistralmente un’incredibile serata, densa di ricordi epici.
“È stato emozionante ricordare l’amico Beppe” – racconta Gianti – “assieme a tanti piloti che sono stati protagonisti del primo libro Sotto il Segno dei Rally ma anche ad altri protagonisti dell’epopea delle corse su strada. Nedo ha saputo coinvolgere tutti, gratificando i tanti campioni del passato presenti in sala mentre la sua dolce metà Marisa si è rimboccata le maniche, assieme a Monica e ad Antonella, le rispettive consorti di Daniele e mia, per essere parte attiva nella gestione della serata, sotto molteplici punti di vista. Una serata da ricordare a lungo.”
Non potevano mancare la moglie, Teresa Donazzan, ed i figli, Luca e Marco, assieme ad una lunga lista di personaggi di spicco del motorsport come, ad esempio, Carlo Cavicchi, accompagnato da Flavia Pretolani Munari, compagna di vita del Drago di Cavarzere.
“Beppe era un sognatore” – raccontano i figli Luca e Marco Donazzan – “un perfezionista nel suo lavoro, sempre attento ai particolari, agli sguardi ed ai silenzi delle persone o dei funamboli, come scriveva lui. Grazie a voi, agli sportivi ed ai grandi professionisti, è riuscito a trasmetterci questo, storie di leggende. Cercava di riportare in parola l’emozione dei piloti, immedesimandosi tra quei roll-bar di acciaio ed in quei tornanti bui, pieni di tifo. Nel nostro piccolo se siamo riusciti a raggiungere alcuni obbiettivi, che ci eravamo prefissati, è solo grazie a lui, che ci ha sempre spronato a rincorrere anche l’impossibile. Questo è un libro che ancora oggi, per gli appassionati e non, racchiude emozioni ed imprese che hanno fatto storia, in una disciplina colma di passione e adrenalina. A casa, le storie di Munari, Cavallari, Simoni, Taufer, Smania e molti altri per poi passare alle mitiche Stratos, Alpine, Carrera RS e Ferrari 308, erano all’ordine del giorno ed essere stati qui per noi è un grande privilegio. Sotto il segno dei Rally è ancora un gruppo di amici che hanno saputo rendere indimenticabile questa serata.”
Come non citare altri nomi noti tra i quali figuravano Aldo Fasan, Leo Pittoni, Mario Aldo Pasetti, Mauro Simontacchi, Giuliano Altoé, Roberto Liviero, Bepi Zanchetti, Fulvio Bacchelli, Massimo Barbujani con il suo braccio destro Angelo Lucio Cavallari, Pino Ceccato, Massimo De Antoni, Renzo Magnani, Mauro Peruzzi, Giorgio Taufer, Tonino Tognana, Antonillo Zordan, Norberto Droandi e molti altri.
“Un plauso a Gianti Simoni” – racconta Daniele Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – “che ha voluto fortemente dare vita a questo evento e che ha affiancato Nedo Checchi nella conduzione. È stata una bella occasione per far incontrare tanti campioni che non si vedevano da molto tempo. Abbiamo condiviso il ricordo di Beppe, il quale ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport. Grazie alla signora Donazzan che ci ha permesso di condividere l’emozione del momento come, ad esempio, quando ha raccontato dell’esperienza di Beppe a bordo di un jet delle Frecce Tricolori. Grazie anche a Stefano Nada, rappresentante di Giorgio Nada Edizioni, ed a Marcello Vitale, partner della serata con VCA Consulenze Assicurative.”